non solo nido
piccoli consigli
ci piacciono
LA TV CI GUARDA
Oggi volevo parlarvi di televisione. Inizierei spezzando, forse inaspettatamente, una lancia in suo favore. I vantaggi della televisione sono tanti e niente affatto trascurabili: informa, intrattiene, aggiorna, arricchisce il vocabolario, mostra immagini di mondi lontani... Proseguirei, però, riflettendo con voi sui possibili danni della televisione riferita ai bambini, perché a noi, in quanto adulti e in quanto genitori, spetta il compito di gestirla. I danni o i vantaggi conseguenti alla visione della televisione per gli adulti sono certamente un argomento interessante ma non è questa la sede adatta per affrontarlo.
Ho appena detto infatti che la televisione informa e aggiorna. È una bellissima cosa. Nelle nostre case entrano i fatti del mondo, quello vicino e quello lontano. Possiamo guardare i telegiornali, assistere ai talk-show, ascoltare dibattiti e approfondimenti. Ma i bambini guardano, assistono e ascoltano insieme a noi ? La risposta può essere una sola: assolutamente no! Non dobbiamo per nessun motivo esporli a trasmissioni pensate per gli adulti. Telegiornali e attualità non sono fatti per i bambini e raccontano avvenimenti di un mondo che è e deve rimanere esterno ed estraneo alla loro realtà. Questo vale per i piccoli (0-5 anni) che non devono sapere nulla del brutto mondo, ma anche per i più grandicelli (6-8 anni) che possono ricevere informazioni scelte ma filtrate dall'adulto di riferimento (non guardate direttamente). Dai 9-10 anni il telegiornale, ma non sempre, può essere una fonte di informazione purchè con l'accompagnamento del genitore che filtra e spiega, che sceglie quando e cosa mostrare, che racconta, amplia, media e completa. Un esempio, forse estremo, può aiutarci ad entrare nella testa e nello sguardo dei bambini: qualche anno fa mio figlio Marco, all'epoca 4 anni, risultò essere l'unico della sua classe a non sapere nulla di un fatto di cronaca che riempiva gli schermi e i giornali...un bambino di due anni era stato ucciso dalla sua mamma a bastonate. Avete avuto un moto di fastidio, ne sono certa, a sentire parlare di tanta brutalità e probabilmente vi parrà fuori luogo che io ne abbia scritto qui...ma 27 bambini dai 3 ai 5 anni avevano visto (tanto o poco o solo di sfuggita) telegiornali e dibattiti sull'argomento e molto di loro erano turbati...non tanto per la morte in sé, ma per il fatto che ad infliggerla (e in modo mostruoso) fosse stata una mamma. Molti genitori hanno poi dichiarato di non aver creduto che il bambino stesse ascoltando, di essere certi che fosse troppo piccolo per capire, di essere sicuri che non poteva averne saputo qualcosa.
La televisione intrattiene. Verissimo (nel senso della parola, non dell'omonima trasmissione). Guardiamo lo schermo televisivo per distrarci e divertirci e anche il nostro bambino può farne lo stesso uso. Talvolta è molto comodo...e questo non vuole essere un giudizio negativo. In questo momento io scrivo e i miei figli guardano la televisione...cartoni. Mi sento in colpa? No. Perché non mi sento in colpa? Perché io devo lavorare e perché so cosa guardano e per quanto tempo. Non chiedetemi una precisa tabella di marcia (quando, per quanto e cosa). Dipende dall'età del pupo. Possiamo dire cosa NON guardare: programmi violenti, con messaggi scorretti, verbalmente diseducativi. Con ciò elimino una buona metà dei cartoni animati, non crediate che mi stia riferendo a film per adulti o vietati ai minori...mi riferisco ai cartoni che trovate sui principali canali televisivi dedicati all'infanzia! Ogni cartone animato andrebbe prima visionato; una buona scelta è quella di proporre prevalentemente (soprattutto con i più piccoli) prevalentemente dvd, così che siano controllabili. Diciamo che in linea di massima sotto i 2 anni la tv non ha molto senso, dai 2 ai 4 anni difficilmente riescono a seguire la trama di un film animato (walt disney, pixar...), quindi meglio brevi puntate di cartoni semplici. Dai 4 anni i bambini accedono più facilmente ad una trama più complessa, anche se i piccoli generalmente amano la ripetizione e vi chiederanno di vederlo e rivederlo più volte. Spesso i genitori mi chiedono il perché di questo comportamento, che può sembrare una sorta di mania o di fissazione; in realtà il vostro bambino guarda più volte lo stesso cartone (o chiede più volte la stessa lettura) perché ogni volta coglie un pezzetto di più, prchè ha bisogno di padroneggiare la storia e i personaggi (che di solito hanno ritmi troppo rapidi per lui), perché è alla ricerca della prevedibilità anche in questo campo. Dopo i 6-7 anni questa richiesta non compare più e anzi il bambino preferisce la varietà. Quanto tempo il bambino dovrebbe passare davanti alla televisione? La risposta è difficile. Poco. Per i più piccoli pochi minuti (diciamo 15), i più grandi non dovrebbero superare l'ora. I bambini italiani guardano la televisione anche 4 ore al giorno...se consideriamo il tempo che trascorrono al nido o a scuola ne deriva che alcuni bambini passano il tempo a casa (e, ahimè, talvolta anche al nido e alla scuola dell'infanzia) davanti alla tv. La tv deve rimanere uno stimolo tra tanti: non deve togliere al bambino il tempo per stare con i genitori, per giocare con i coetanei, per leggere un libro, per fare attività motoria, per svolgere giochi creativi, per ascoltare musica, per stare all'aria aperta...per vivere. Se il vostro bambino fa ogni giorno tutte queste cose...lasciate serenamente che guardi anche un po' di televisione, se non fa tutto il resto rivedete l'organizzazione della giornata. Infine, non ditemi che il bimbo non guarda la televisione se la guardate voi mentre lui gioca...niente attrae di più che uno schermo con immagini colorate in movimento, accompagnato da parole e magari suoni interessanti. Tra l'altro, il vostro bambino si incanterà proprio sulle scene violente, sui momenti di forte impatto, sulle liti e le parolacce. So che siete in buona fede, ma vi racconto questo aneddoto: una nostra bimba di 2 anni, molto seguita e per niente trascurata dai genitori, usava giocare sul tappeto mentre il papà guardava la tv dopo cena per rilassarsi dopo una giornata di lavoro. Più che lecito! Tra i vocaboli padroneggiati a 24 mesi, però, comparivano i termini “assassinato” “ammazzato” “crimine”. Il papà prima di rendersene conto era davvero convinto che lei non ascoltasse né guardasse le immagini perché intenta a giocare! Purtroppo non c'è alternativa: mentre il bambino è presente la tv è bandita, a meno che non sia la televisione scelta e selezionata per lui, con i tempi decisi e meditati da voi con consapevolezza. Il telegiornale? Se il pargolo va a letto presto potete sperare di vederlo alle 20.30...altrimenti vi rimane la scelta tra l'edizione della notte e quella dell'alba!
Chiudiamo con alcuni concetti fondamentali:
So bene che qualcuno mi dirà (me l'hanno già detto in tanti) che in questo modo i genitori non hanno più un secondo di pace e non riescono più a vedere nulla in televisione...vi posso rispondere con un detto popolare: “hai voluto la bicicletta (cioè in questo caso un figlio)? Allora adesso pedala (comportati da genitore responsabile)!”. Comunque non temete, tra pochi anni i vostri figli saranno sempre fuori di casa e vi rivolgeranno a stento la parola, come ogni adolescente che si rispetti...potrete recuperare allora le ore di tv perse!
P.S. Nell'era di internet, con i podcast, lo streaming e la tv on demand se siete bravi (più di me) potrete scoprire nuove strategie per non tagliarvi fuori dal mondo...vi restano comunque sempre i libri e i giornali! |